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slap lesion

Per comprendere cosa sia una SLAP lesion è necessario fare un breve e semplice rimando di anatomia della spalla. Le due ossa principali della spalla sono scapola e omero. La parte terminale dell’omero ha la forma di na sfera mentre la la parte della scapola che contatta la testa omerale si chiama glena. Questa non è particolarmente avvolgente quindi, per aumentare la superficie di contatto, la  glena è dotata di una fibrocartilagine denominata cercine glenoideo o labbro glenoideo.

superior labral antero posterior lesion

Come è possibile vedere dalla figura, questo si inserisce sulla glena a 360 gradi. Vista lateralmente la glena può essere paragonata ad un orologio. 

SLAP è un acronimo che significa Superior Labral Antero Posterior quindi una lesione SLAP  è un distacco del labbro glenoideo da ore 10.00 a ore 14:00.

e  Molto spesso questa lesione si genera per traumi che avvengono abbraccio esteso ma anche i traumi ripetuti possono portare a sviluppare una SLAP. Ad esempio molti tennisti di livello, hanno questo tipo di lesione che si è generata mediante i gesti ripetuti di rotazione esterna della battuta. Nella SLAP normalmente la rotazione esterna effettuata sul piano orizzontale è aumentata mente la rotazione interna è diminuita. 

Le SLAP lesion si classificano in quattro gradi crescenti in base all’entità dello scollamento. Siccome i test clinici non sono particolarmente affidabili per questo tipo di lesione per effettuare una diagnosi certa è necessario fare una risonanza magnetica col mezzo di contrasto. La fuoriuscita del mezzo di contrasto dall’articolazione fa fare diagnosi certa di SLAP lesion.

La scelta di operare o meno il paziente per ricostituire una normale anatomia dipende dal grado di lesione e dalle necessità funzionali del paziente.

Il trattamento conservativo si propone come obiettivo quello di dare stabilità alla spalla mediante il rinforzo muscolare e di gestire al meglio il dolore.

Il trattamento chirurgico, che deve essere fatto solo in caso di fallimento del trattamento riabilitativo, si propone come scopo di ricostituire la normale anatomia. Per realizzare questo scopo il chirurgo ortopedico interviene sulla spalla con tecniche di chirurgia artroscopica (quella che si esegue mediante 3 piccoli fori). Per riparare la lesione utilizza delle ancorette metalliche o di materiale riassorbibile che vengono inserite nell’osso e alla cui sommità sono attaccati dei fili coi i quali suturare la lesione.

Dopo l’intervento il paziente deve tenere un tutore per 20 giorni circa e poi può iniziare il ciclo di riabilitazione post chirurgica.

Come abbiamo spiegato nella sezione della riabilitazione post chirurgica il nostro piano d’intervento si compone di 4 differenti fasi (https://www.medben.it/fisioterapia-post-chirurgica/)  con scopi differenti.

La riabilitazione si completa generalmente nei tre mesi successivi all’intervento.

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