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ipertermia

L’ipertermia è un elettromedicale che nasce nell’ambito oncologico. Lo scopo per cui fu realizzata era bruciare dei tumori a bassa profondità,

Il sistema di funzionamento prevedeva di riscaldare gli strati profondi mediante l’utilizzo di microonde senza surriscaldare gli strati superficiali. Per questa ragione il dispositivo doveva essere estremamente preciso nel generare calore ad un determinata profondità.

Negli anni 80 questa tecnologia è stata disponibile anche in fisioterapia con lo scopo di riscaldare (non bruciare) in maniera controllata e ripetibile alcune aree del corpo. Esistono diversi studi scientifici che confermano l’efficacia dell’ipertermia in ambito sportivo sulle lesioni muscolari e sulle sindromi canalicolari come ad esempio il tunnel carpale.

ipertermia=calore preciso e applicazioni ripetibili

Un apparato di ipertermia è composto da due sorgenti:

-Sorgente di calore, che mediante micronde  ha lo scopo di riscaldare in profondità i tessuti

-Sorgente di raffreddante, che mediante una sacca d’acqua, ha lo scopo di raffreddare gli strati più superficiali

ccL’interazione tra le due sorgenti è in grado di generare un picco di calore ad una determinata profondità. La profondità del piccolo di calore può essere opportunamente variata mediante regolazione dei parametri.

Il calore svolge un effetto di accelerazione del metabolismo locale, un incremento della circolazione e un rilasciamento muscolare. Anche se i livelli di temperatura non sono paragonabili a quelli dell’ipertermia oncologica, l’ipertermia riabilitativa fa morire le cellule più degenerate dal processo infiammatorio con conseguente rilascio delle sostanze chimiche che attivano la rigenerazione dei tessuti. Questo effetto, denominato “cell killing” è estremamente utile a dare spazio alla guarigione.

Un’applicazione dura dai 20 ai 30 minuti e non deve essere mai dolorosa. Il dolore durante l’applicazione è sempre il segnale che qualcosa deve essere modificato come ad esempio la postura del paziente o l’intensità della stimolazione.

Le applicazioni solitamente vengono intervallate da uno o due giorni di pausa. Un’applicazione di ipertermia produce una stimolazione tessutale estremamente più intensa rispetto a quella prodotta da altre forme di termoterapia come ad esempio la tecarterapia. L’ipertermia trova indicazione elettiva per trattare aree di circa 5-6 centimetri quadrati di superficie mentre la tecarterapia consente il trattamento di aree più ampie.

 Indicazioni

-Patologie degenerative

-Artrosi

-Tendinopatie

-Contratture muscolari

-Tunnel carpale

-Rizoartrosi

-Sindromi canalicolari

Controindicazioni

-Presenza di metallo intratessutale

-Pace maker o altri elettromedicali impiantati

-Gravidanza

-Patologie in fase acuta

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