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Diastasi Addominale: Trattamenti a Roma

Attenzione! Se non ami leggere alla fine della pagina troverai 2 video che ti spiegheranno cos’è la diastasi addominale e le possibili soluzioni.

Diastasi Addominale: Cos’è

diastasi addomeLa diastasi addominale è una patologia che affligge più frequentemente le donne ma può colpire anche gli uomini. Possiamo considerare la diastasi addominale come fisiologica durante la gravidanza mentre la persistenza di diastasi addominale dopo il parto può essere una condizione patologica.

Consideriamo che circa il 30% delle donne soffre di diastasi dopo il parto.

Se pensi di avere la diastasi addominale ti consigliamo di contattarci immediatamente tramite telefono o tramite form contatti e troveremo insieme una soluzione al tuo problema.

 

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Perchè Viene la Diastasi Addominale?

Perchè viene la diastasi addominaleLa diastasi  addominale è data dal cedimento della fascia che congiunge i due muscoli retti addominali (linea alba). Il cedimento è dovuto quasi nella totalità dei casi alle variazioni indotte dalla gravidanza in associazione agli influssi ormonali tipici di questo stato.

Non tutte le diastasi addominali sono un’anomalia in quanto, solo se il distanziamento supera i 20-25 millimetri, è considerato una vera e propria patologia.
Nella foto possiamo vedere dal lato della faccina felice una linea alba “normale” mentre dal lato della faccina triste, un allargamento della linea alba.

 

La Diastasi Addominale nell’Uomo

Diastasi addominale uomoLa diastasi addominale nell’uomo è sicuramente meno frequente che nella donna. Le cause che possono portare un uomo a sviluppare un diastasi addominale sono:

  • Obesità
  • Lassismo congenito del tessuto muscolare e connettivo in genere
  • Dimagrimento rilevante come in caso di chirurgia bariatrica

 

 

Quali Sono i Sintomi della Diastasi Addominale?

La diastasi addominale può esprimersi con sintomi funzionali come mal di schiena, disfunzioni digestive e incontinenza urinaria per squilibrio tra i gruppi muscolari dell’addome/pelvi e alterazioni estetiche come ad esempio la comparsa di una rientranza addominale, perdita del punto vita e impossibilità ad avere un addome piatto.

L’Evoluzione della Diastasi Addominale

Dopo il parto la presenza di diastasi addominale dovrebbe risolversi spontaneamente entro e non oltre i 12 mesi. Se così non fosse la diastasi addominale può diventare permanente se non opportunamente trattata.
La linea alba, ovvero il punto di congiungimento dei due muscoli retti addominali, è la sede di inserzione di un muscolo fondamentale per la stabilità della schiena e per le funzione di torchio per espletare le funzioni evacuative. Questo muscolo si chiama traverso dell’addome ed è il muscolo centrale nella riabilitazione della diastasi addominale.

Nei casi più gravi di diastasi addominale durante la contrazione dei muscoli addominali si crea un rigonfiamento denominato “pinna”. Questo rigonfiamento è segno inequivocabile che la fascia che connette i 2 addominali è compromessa e la “pinna” è l’erniazione dei tessuti sottostanti. Nel video in cui parliamo di diastasi addominale potrai vedere un paziente che presenta il segno della pinna addominale.

 

Diastasi Addominale: Esami Clinici e Test di Autovalutazione

Diastasi addominale test autovalutazioneIl test che raccomandiamo alle nostre pazienti che pensano di soffrire di diastasi addominale è l’ecografia. Questo esame, condotto da un medico competente, consente di valutare millimetricamente la distanza tra i 2 muscoli retti dell’addome. Inoltre l’ecografia consente anche di valutare dinamicamente la fascia addominale chiedendo alla paziente di contrarre i muscoli durante l’esame.

Prima di effettuare l’ecografia puoi testare la presenza di una eventuale diastasi addominale mediante un semplice test che puoi effettuare comodamente in piena autonomia.

Per eseguire il test devi metterti sdraiata pancia all’aria, con le gambe flesse e mettere una mano sulla linea alba con le dita tese e perpendicolari alla linea alba, come mostrato nella figura.
Successivamente contrai i muscoli addominali come se volessi fare un esercizio di crunch addominale (l’esercizio di tirarsi su avvicinando le spalle alle ginocchia). Durante l’esercizio devi percepire quanto è lo spazio tra i 2 addominali.
Il test va eseguito sia al di sopra cdell’ombellico che al di sotto. Consigliamo di prendere almeno tre punti (uno sopraombellicale e almeno 2 sottombellicali).

Se lo spazio è inferiore o uguale a 2 dita sei ancora in un range fisiologico mentre se eccede le due dita è sicuramente utile fare un’ecografia per valutare in maniera precisa l’entità del problema. L’ecografia, in caso di diastasi addominale, è anche utile per capire l’evoluzione del problema.

Sopra i 2 centimetri possiamo parlare di diastasi addominale come patologia. Esiste una classificazione che possiamo fare a seconda dell’entità del distanziamento:

  • Diastasi addominale di grado lieve: distanziamento inferiore a 3 centimetri.
  • Diastasi addominale di grado moderato: distanziamento tra i 3 e i 5 centimetri
  • Diastasi addominale di grado severo: distanziamento superiore dei 5 centimetri.

Se pensi di avere la diastasi addominale ti consigliamo di contattarci immediatamente tramite telefono o tramite form contatti e troveremo insieme una soluzione al tuo problema.

 

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Come Evitare la Diastasi Addominale:

Come evitare la diastasi addominaleUna diastasi  addominale importante necessità di un intervento chirurgico che restituisca la normale anatomia dell’addome. Esistono diverse tecniche chirurgiche dalla laparoscopiche (quelle che si eseguono facendo 3 piccoli fori) a quelle a cielo aperto e sarà il chirurgo specializzato in addominoplastica che dovrà scegliere quella più adatta al tuo caso. Successivamente all’intervento sarà utile riabilitare i muscoli dell’area addominale ad una corretta contrazione e quindi funzione. È un percorso piuttosto lungo che, se possibile, è meglio prevenire iniziando già da un mese dopo il parto ad eseguire un piano d’esercizi specifico. Gli esercizi per la diastasi addominale vanno eseguiti da subito dopo il parto per evitare che la diastasi addominale fisiologica, che è presente nei primi mesi post partum, si stabilizzi.

 

Diastasi Addominale: Esercizi

Diastasi addominale eserciziLa riabilitazione della diastasi addominale deve essere eseguita da fisioterapisti specializzati nel trattamento di questa insidiosa patologia. Molti pazienti credono che fare esercizi di rinforzo dei muscoli retti dell’addome come ad esempio il crunch, possa essere d’aiuto in caso di diastasi addominale.

Purtroppo questo non è vero, anzi, gli esercizi di crunch possono peggiorare la diastasi addominale. I muscoli retti dell’addome, infatti, sono muscoli dinamici nati per espletare un movimento piuttosto che per mantenere il pacchetto addominale e rinforzarli può peggiorare la diastasi.

L’esercizio migliore di autotrattamento è sicuramente il Plank. Questo esercizio, infatti, richiede la contrazione del traverso dell’addome che come abbiamo già detto, è il vero fulcro della riabilitazione della diastasi addominale. Si può iniziare il Planck stando poggiati sulle ginocchia per diminuire la difficoltà dell’esercizio nelle fasi iniziali e, solo successivamente, aumentare il gradiente di difficoltà andando nella posizione di Plack completo ovvero dove si sta orizzontali poggiati sulle punte dei piedi e dei gomiti.

Il muscolo trasverso dell’addome ha come caratteristica quella di essere un muscolo che riesce a mantenere la contrazione per un lungo periodo di tempo. Questa funzione deve essere ulteriormente allenata quando parliamo di una paziente che presenta diastasi addominale. Mantenere inizialmente il Planck pochi secondi può essere già impegnativo in una paziente che soffre di diastasi addominale ma la performance di questo muscolo può essere sicuramente migliorata.

 

Fisioterapia diastasi addominale

Diastasi Addominale: curarla a RomaFare terapia quando si ha un neonato in casa può essere davvero impegnativo. Sappiamo bene che l’arrivo di un nuovo membro della famiglia è un evento che assorbe totalmente la mamma e anche il papà. Per questo venire con una frequenza assidua a fare fisioterapia per la diastasi addominale può portare molte mamme a rinunciare. Questo come abbiamo detto può portare ad una stabilizzazione del disturbo che diventa meno rispondente alla fisioterapia.
Nel nostro centro Medben, a Roma, per venire incontro alle esigenze della mamma e del bambino, insegniamo gli esercizi in 2-4 sedute (il numero di sedute iniziali dipende dalla facilità della paziente di imparare gli esercizi) e poi chiediamo di eseguirli a casa per almeno 2 settimane per poi effettuare un controllo. In questo modo vi è un minimo impegno e si può effettuare una terapia anche se si è molto impegnati.
I casi che non necessitano di intervento chirurgico possono trovare grande vantaggio da un ciclo specifico di riabilitazione.

 

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Cos’è la Diastasi Addominale

Eccovi un video che spiega velocemente che cosa sia la Diastasi Addominale.

Diastasi Addominale: Le Soluzioni

Di seguito un video per cominciare a parlare delle possibili soluzioni al problema.