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Sono la Dr.ssa Paola di Giuseppe, fisioterapista presso MedBen, centro di fisioterapia a Roma, e dal 2012 mi occupo di un settore molto particolare, che abbraccia l’universo femminile: la riabilitazione del pavimento pelvico. Con il precedente articolo, rivolto alle donne, abbiamo affrontato alcune problematiche provocate dall’indebolimento dei muscoli e dei legamenti del pavimento pelvico e come il fisioterapista può intervenire sui quei muscoli.

Oggi vorrei affrontare un argomento più specifico: il cistocele.

L’indebolimento del tessuto presente fra la vescica e la parete della vagina provoca un prolasso di quest’ultimo organo, giungendo sino a sporgere all’interno del canale vaginale, provocando solo disturbi lievi (cistocele di I grado) sono a compromettere seriamente la qualità della vita della donne che ne soffrono.

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Cause Incontinenza Urinaria Femminile

Le cause possono essere molteplici e rientrano principalmente in due categorie: l’invecchiamento e i traumi. Corrono maggior rischi a sviluppare questo problema le donne che hanno affrontato almeno una gravidanza e un parto, che sono in sovrappeso o obese, che hanno sofferto di problemi intestinali (costipazione cronica o stipsi), sofferenti di tosse o bronchite cronica. Il rischio di cistocele aumenta dopo la menopausa o in seguito a interventi di isterectomia, ma risultano casi in cui è determinante una predisposizione genetica.

Sintomi

I sintomi sono tanti, potrebbe manifestarsi con: un rigonfiamento di tessuto che, nei casi più gravi, giunge a sporgere dall’apertura vaginale; con una sensazione di pressione nel bacino, soprattutto quando si sta in piedi per periodi prolungati; con la sensazione che la vescica non si svuoti mai completamente dopo la minzione. Colpi di tosse o sollevamento di pesi possono aumentare il disturbo. Anche una sensazione dolorosa o perdite di urina durante il rapporto sessuale o ripetute infezioni urinarie potrebbero essere considerati sintomi del cistocele. In questi casi consiglio di consultare subito il proprio medico.

cistocele fisioterapia roma

Rimedi per il Cistocele

La cura dipende dalla gravità del cistocele. Qualora i sintomi non dovessero compromettere la qualità della vita, è comunque necessario tenere la situazione sotto controllo per limitare l’aggravamento. È comunque consigliabile effettuare visite mediche occasionali, impegnandosi con esercizi utili al rafforzamento dei muscoli del pavimento pelvico fornendo un supporto migliore agli organi pelvici, alleviando i sintomi.

L’intervento di un fisioterapista sui muscoli perinei, attraverso specifici strumenti riabilitativi (elettrostimolazione funzionale e il biofeedback) con particolari esercizi, aiuta a riattivare la muscolatura, ottenendo buoni risultati sin dalle prime sedute, ma deve avvenire senza eccessivi ritardi.

Una paziente che ho recentemente trattato, persso il nostro centro di fisioterapia Roma, a 35 anni ha partorito per prima volta, è arrivata a studio con un cistocele di secondo grado e una familiarità al prolasso. Il ginecologo le consiglia una terapia di riabilitazione  di 10 sedute, per poi valutare se intervenire chirurgicamente. Lo stato d’animo non era dei migliori, animata anche da poche speranze, ma si impegna e collabora attivamente. Al quinto incontro iniziamo a notare dei miglioramenti sostanziali. A conclusione del ciclo prescritto, torna dal medico che riscontra un netto miglioramento, tale da escludere l’intervento chirurgico, prescrivendole un ulteriore periodo di riabilitazione a distanza di sei mesi. Sono trascorsi diciotto mesi…lei oltre ad aver riacquistato stima in sé stessa è pronta per una nuova gravidanza!

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