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Mi presento il mio nome è Giammarco e lavoro da MEDBEN centro di Fisioterapia a Roma in qualità di fisioterapista.

Il jumper’s knee o anche definito il ginocchio del saltatore è una tipica tendinopatia da sovraccarico che interessa quei soggetti che sottopongono l’apparato estensore del ginocchio a intensi e ripetuti stress. I più colpiti da questa patologia sono gli atleti appartenenti a diverse discipline sportive: la pallavolo, il basket, il rugby il calcio e l’atletica.

La causa del disturbo di cui gli atleti soffrono è imputabile alla crescente aggressività, con cui si affrontano i carichi di allenamento e l’intensità di gioco. Dal punto di vista sintomatologico si presenta con dolore intenso localizzato a livello anteriore del ginocchio (spesso in zona rotulea) che si manifesta soprattutto durante l’estensione di quest’ultimo.

trattamenti della tendinopatia rotulea da sovraccarico sono di tipo conservativo oppure chirurgico ma la chirurgia va considerata solo in caso di fallimento di un attento e appropriato trattamento conservativo a lungo termine.

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L’obiettivo del trattamento fisioterapico è la risoluzione completa della sintomatologia e sicuramente la prevenzione. L’esercizio terapeutico si svolge con un progressivo allenamento della struttura tendinea interessata dall’infiammazione, in modo tale da consentire il ritorno allo stesso livello di attività, eliminando la possibilità di ricaduta. Lavorando come fisioterapista mi capita spesso di avere a che fare con atleti colpiti da tale problematica.

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È il caso di un giovane ragazzo che chiameremo Francesco, calciatore a livello dilettantistico di 25 anni che si è rivolto al nostro centro di Fisioterapia a Roma per risolvere il suo problema ed eliminare il dolore costante che lo affliggeva e rientrare in campo il più presto possibile. Il nostro atleta lamentava un fastidio “sotto al ginocchio” che alla fine dell’allenamento, si trasformava in un vero e proprio dolore che gli impediva di correre e calciare il pallone.

Valutando il paziente mi sono reso conto che il suo problema era il “jumper’s knee”e ho  programmato con lui un intervento riabilitativo di almeno 10 sedute da effettuare 2 volte a settimana. Le possibilità riabilitative, in casi come questi, sono molteplici e si avvalgono delle più moderne terapie fisiche a disposizione nel nostro centro di fisioterapia a Roma.

[mk_blockquote style=”line-style” font_family=”none” text_size=”16″ align=”left”]È importante, nella prima fase, consigliare una riduzione dei carichi di allenamento in modo tale da impedire un ulteriore infiammazione del tendine interessato.[/mk_blockquote]

Dal punto di vista riabilitativo l’utilizzo del Laser ad alta intensità (Hilt) nella zona dolente permette già nelle prime sedute di ridurre la sintomatologia dolorosa in maniera rilevante e per Francesco questa diminuzione del dolore è stata una spinta in più per proseguire la terapia riabilitativa.

All’interno della stessa seduta, abbiamo effettuato anche trattamenti di Tecarterapia allo scopo di allentare le tensioni muscolari a livello quadricipitale che provocano un’eccessiva trazione sul tendine rotuleo e generano anche questi dolore.

[mk_title_box color=”#393836″ highlight_color=”#000000″ highlight_opacity=”0.3″ size=”18″ line_height=”34″ font_weight=”inherit” margin_top=”0″ margin_bottom=”18″ font_family=”none” align=”left”]Migliora la tua performance sportiva affidati ai nostri centri di Fisioterapia…contattaci subito.[/mk_title_box]

La combinazione di queste due terapie fisiche e un adeguato riposo da parte del cliente ha reso possibile, nel giro di poche terapie, una completa risoluzione della problematica e un rientro in campo in tempi record. Ad oggi non ha più dolore e continua con esercizi a casa e prima dell’allenamento.

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