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sindrome da impingement

Hai dolore alla spalla che la notte non ti fa dormire? Hai difficoltà ad alzare il braccio? Senti che il dolore scende verso il basso e talvolta arriva al dorso della mano? Potresti soffrire di sindrome da impingement o sindrome d’attrito subacromiale o sindrome da conflitto che dir si voglia. Vediamo insieme di cosa si tratta e le possibili soluzioni a questo problema. La spalla è un’articolazione estremamente complessa, la più complessa del nostro organismo. Molti muscoli lavorano per dare movimento e allo stesso tempo stabilità all’articolazione. Tra questi muscoli ci sono i muscoli della cuffia dei rotatori.

I muscoli che costituiscono la cuffia dei rotatori sono Sovraspinato, Sottospinato, e Piccolo Rotondo. Questi muscoli hanno principalmente il ruolo di centrare la sfera della testa omerale nella cavità che l’accoglie (la glena), in tutti i movimenti della spalla.

I tendini del complesso della cuffia dei rotatori passano attraverso un tunnel osseo costituito inferiormente dalla scapola e superiormente dall’acromion. Successivamente troverai delle immagini che raffigurano questo tunnel e delle radiografie che mostrano i fattori ossei che possono ustruire parzialmente il passaggio dei tendini della cuffia generando impingement.

arco doloroso sindrome d’impingement

Per sindrome da impingement si intende un attrito tra i tendini della cuffia e il tetto che come abbiamo detto è costituito dall’acromion. L’attrito può generare nel tempo una lesione dei tendini della cuffia con conseguente impotenza funzionale. Tipicamente l’arco di movimento doloroso della sindrome da impingement è dai 60 ai 120 gradi.

Per quali ragioni si realizza questo attrito?

Esistono diverse ipotesi che sono state fatte in tempi diversi. Nessuna di queste spiega nella totalità il fenomeno ma tutte, in un certo grado, spiegano alcuni casi che vediamo nella clinica.

Inizialmente si pensava che tutto dipendesse dalla forma dell’acromion e per questa ragione, Bigliani, classificò le diverse forme di acromion da 1 a 3. L’acromion di tipo 3 era il così detto acromion ad uncino. Per questa ragione inizialmente la chirurgia della sindrome da impingement prevedeva di andare a limare (acromionplastica) l’acromion.

Successivamente, mediante ampi studi fatti su cadaveri, si è osservato che diverse persone che avevano una lesione della cuffia dei rotatori non avevano l’acromion ad uncino e quindi si ipotizzo che il problema poteva essere la prevalenza del muscolo deltoide rispetto ai muscoli della cuffia. Questo alterato equilibrio generava una risalita della testa omerale e quindi limitava lo spazio nel tunnel.

Altri studiosi ritengono che il problema principale sia l’aumentata traslazione dal basso verso l’alto, che si può realizzare sia quando la caspula postero inferiore è particolarmente tesa che quando i muscoli che dovrebbero tenere la testa omerale posteriormente (sottospinoso e sottoscapolare) sono deficitari.

In alcuni casi l’impingement è dovuto ad una irritazione della borsa che si trova anch’essa nel tunnel dove passa cuffia. Il rigonfiamento della borsa limita lo spazio di scorrimento.

Come avrai avuto modo di comprendere molte ipotesi che devono essere valutare sul paziente per effettuare un trattamento riabilitativo mirato e che prevede un piano d’esercizi integrato col trattamento di terapia manuale. La terapia manuale prevede mobilitazioni finalizzate ad elasticizzare la capsula postero inferiore e a ridare un normale movimento della spalla.

Un ruolo determinante può averlo anche la terapia fisica strumentale effettuata coi elettromedicali di nuova generazione. Queste tecnologie possono aiutare a sfiammare la borsa riducendo il dolore e l’infiammazione.

Come avrai sicuramente compreso la sindrome da impingement richiede l’intervento riabilitativo di un fisioterapista specializzato nelle patologie della spalla. Non è utile una logica attendista perchè l’attrito può portare a lesioni della cuffia che potebbero necessitare di chirurgia. Nella sezione di Fisioterapia post chirurgica potrai trovare ulteriori approfondimenti he spiegano le tappe della riabiltazione dopo chirurgia.

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