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la distorsione di caviglia

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I cambi di direzione, le scivolate o gli atterraggi in tutti gli sport e in particolare nel PADEL possono mettere a dura prova la tua articolazione della caviglia.
La distorsione di caviglia è un infortunio molto frequente durante il match (17%). Può causare l’allungamento o la rottura dei legamenti della caviglia. Il movimento tipico che causa questa problematica è un meccanismo in inversione che porta ad uno stress eccessivo sul compartimento laterale della caviglia.
Dopo l’evento traumatico solitamente l’articolazione si presenta con gonfiore, impotenza funzionale, dolore e alle volte con ematoma.

Nell’immediato è possibile applicare il protocollo PRICE per ridurre la sintomatologia e il danno secondario:

P: Protezione
R: Riposo
I: Ice (ghiaccio)
C: Compressione
E: Elevazione

Per prevenire possibili distorsioni di caviglia si consiglia un corretto riscaldamento pre-match, specifico all’attivazione dei muscoli dell’arto inferiore, volto anche ad un miglioramento globale della prestazione fisica. E’ importante prestare attenzione ai segnali di fatica che il corpo ci manda e che rendono il nostro fisico meno rispondente alle sollecitazioni.
Il trattamento per questo genere di patologia varia in base alla gravità e alla fase in cui viene presa in carico.

Nella fase acuta si consiglia l’applicazione di ghiaccio, l’elevazione e la compressione dell’arto colpito. Inoltre eseguire un’accurata valutazione fisioterapica per escludere eventuali patologie più gravi.

In alcuni casi la distorsione può associarsi a danno legamentoso, in particolare del legamento Peroneo Astragalico Anteriore. Nei casi più importanti può associarsi una frattura delle ossa della caviglia. Questa è la ragione per cui nel protocollo P.R.I.C.E. sopradescritto il primo punto è: Protezione. Proteggere significa non caricare e non muovere la parte fin quando un professionista non visita il paziente. L’ecografia può essere utile per visualizzare danni legamentosi, la radiografia per evidenziare danni ossei. La risonanza magnetica, oltre ad evidenziare danni legamentosi, può mettere in luce sofferenze dell’osso che può presentare edema della componente spongiosa.

Dopo la valutazione il trattamento per questa specifica patologia si focalizza su:

Diminuzione del gonfiore: mediante terapia fisica e strumentale e con massaggi linfodrenanti.
Recupero della mobilità articolare: grazie alla terapia manuale e al trattamento osteopatico.
Recupero della propriocezione e del tono muscolare: per mezzo di un piano di esercizi individualizzati. Si focalizza sul recupero del corretto equilibrio muscolo-scheletrico e sul rinforzo dei muscoli deficitari.
È importante per il ritorno in campo il totale recupero della funzionalità della caviglia. Ma soprattutto è fondamentale prevenire eventuali recidive.
La prevenzione perciò gioca un ruolo fondamentale per evitare l’insorgenza di questa patologia ma anche nel reintegro corretto all’attività sportiva.

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